Cos’era “Avvicina”


Avvicina – Arte in Calabria dal 1945 ad oggi è stata una ricerca coordinata da Simonetta Lux nei primi anni Novanta per il Consorzio Università a Distanza (CUD), con l’obiettivo di indagare lo stato dell’arte contemporanea in Calabria: ne risulta il censimento di circa 50 artiste e artisti attiv* tra il 1945 e il 1990 che, una volta intercettat*, hanno inviato materiale utile alla comprensione del proprio lavoro.

Il progetto ha prodotto, in questo modo, un archivio fatto di schede anagrafiche, questionari, cataloghi, dépliant, fotografie e materiali audiovisivi, restituendo un’immagine articolata della scena artistica calabrese. La ricerca doveva culminare in una mostra da allestire nella nuova sede del CUD tra la sala mensa e il parcheggio sotterraneo: uno spazio inusuale per un progetto ambizioso che, tuttavia, non fu mai realizzato, lasciando in sospeso un’importante occasione di visibilità e confronto.

Dettaglio dalla pubblicazione “Silarte”, grafica di Brenda Ionescu – 1977 (Archivio “Avvicina”)

La relazione di progetto redatta da Lux restituisce un quadro complesso, fatto di diaspore e ritorni, di strategie d’azione volte a superare l’idea del Sud come luogo passivo e residuale, di strumenti elaborati attraverso un confronto continuo con il contesto nazionale e risignificati nel rapporto con il territorio. Emergono difficoltà endemiche e tentativi di dialogo volti a risemantizzare vecchie dicotomie fra centro e periferia, insieme a stimoli plurali e alla volontà – testimoniata dallo stesso CUD – di aprire nuove frontiere.

Il contesto in cui nasce Avvicina è infatti quello di un esperimento pionieristico: il CUD, attivo dal 1984, rappresentava un capitolo pionieristico per la Calabria degli anni Ottanta e Novanta, con la creazione, in un’epoca ancora priva di internet, di un’università a distanza che puntava su un’educazione decentrata, capillare e tecnologica, anticipando modelli di formazione multimediale. Non sorprende quindi che il materiale raccolto evidenzi anche una particolare attenzione alle pratiche artistiche legate al video e alla tecnologia.

Screenshot dallo speciale RAI “Territori di Caccia”, di Marcello Walter Bruno sul lavoro dell’artista Francomà – 1985 (Archivio “Avvicina”)

Alla fine degli anni Novanta la breve esperienza del CUD chiude e con essa si interrompe anche questo progetto espositivo. Oggi, a distanza di oltre trent’anni, Avvicina riemerge sotto forma di archivio ritrovato, pronto per essere fruito, consultato, attenzionato e portato a compimento.

Scarica il documento originale “Relazione di sintesi del direttore scientifico” redatto intorno al 1992 da Simonetta Lux